Statica, Meccanica, Resistenza agli urti

Quali sono i sistemi di realizzazione di contropareti in gesso rivestito?

Con una controparete si migliorano le prestazioni acustiche e igrotermiche di pareti esistenti.
La controparete può essere realizzata con una orditura metallica, collegata a parete con degli opportuni ganci  oppure scollegata dalla parete esistente (controparete detta autoportante). Il sistema che invece prevede la lastra in gesso rivestito incollata alle pareti esistente con uno stucco a base gesso viene detto intonaco a secco. Se la lastra è preaccoppiata con un materiale isolante (lana minerale, polistirene espanso, polistirolo estruso) si parlerà di rivestimento isolante.

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Come si integrano gli impianti (elettrico, idro-termo-sanitario) nelle contropareti?

Con i Sistemi a secco si realizza la miglior integrazione impiantistica in pareti e contropareti, potendo contare su intercapedini diversamente dimensionate per accogliere cavi e tubazioni, senza dover ricorrere a fastidiose ed onerose demolizioni.

Per integrare gli impianti idro-termo-sanitari all’interno delle contropareti sarà da verificare inizialmente l’ingombro degli stessi, per determinare la dimensione dell’intercapedine necessaria. Installeremo quindi gli impianti sugli appositi kit preassemblati porta-sanitari (Supporti per impianti tecnologici,). Tali supporti, pensati e realizzati per le pareti a secco, si fissano sui profili verticali montanti scatolati. Le lastre saranno idoneamente forate per il passaggio dei tubi di raccordo, poi avvitate alla struttura per infine agganciare i sanitari alla parete.
Per le installazioni elettriche si può fare riferimento alle indicazioni delle schede tecniche. Molte società offrono una serie di accessori per le installazioni elettriche sui sistemi a secco (scatole elettriche)

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Come posso migliorare l’isolamento acustico di una parete esistente in muratura?

Il rivestimento di pareti in muratura con lastre in gesso rivestito ed interposizione di pannelli fonoassorbenti in fibra minerale consente di migliorare sensibilmente il potere fonoisolante del tramezzo.

Il miglioramento che questo intervento comporta è legato alla massa della lastra o dell’insieme di lastre impiegato, allo spessore dell’intercapedine ed al tipo di materiale presente nell’intercapedine.
Il funzionamento ottimale si ottiene limitando al minimo le connessioni rigide fra parete e controparete, in modo da evitare ponti acustici: la completa separazione tra i due rappresenta la soluzione ideale.

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Quali classi di REI posso raggiungere con le contropareti?

Il comportamento al fuoco delle murature varia in relazione alla natura (pietra, laterizio, cemento cellulare, ...) e alla tipologia (blocchi pieni, forati, ...) dei componenti.

La resistenza la fuoco delle strutture murarie dipende principalmente dallo spessore e dall’altezza della parete.
Con le soluzioni tecnologiche odierne si posso raggiungere varie Classi di Resistenza al Fuoco: R.E.I. 30, R.E.I. 45, R.E.I. 60, R.E.I. 90, R.E.I. 120, R.E.I. 120, R.E.I. 180.

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Come si dimensiona la struttura portante del controsoffitto?

Per dimensionare la struttura portante del controsoffitto è necessario calcolare il peso complessivo del controsoffitto composto da:

- peso proprio della struttura + le lastre

- carichi distribuiti (p.es. i materiali isolanti appoggiati sulla struttura);

- carichi concentrati come plafoniere, impianti e tubazioni appese al soffitto.

Il peso calcolato ricadrà all’interno di una classe di carico che consentirà, a seconda della tipologia di controsoffitto scelto, di leggere dalle tabelle in scheda tecnica le distanze tra le sospensioni e l’interasse dei profili portanti dell’orditura primaria.
E’ importante che si rispettino i dimensionamenti indicati e che le strutture, una volta installate, non vengano modificate e compromesse da fori, tagli, lavorazioni impiantistiche non realizzate con la supervisione di un professionista di Sistemi a secco.

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Quali sono le misure di ribassamento (min e Max) del controsoffitto dal solaio?

Le quote di ribassamento del controsoffitto dal solaio variano a seconda del tipo di gancio, di orditura e di rivestimento utilizzato. Con il Sistema a gancio semplice e orditura singola si realizzano controsoffitti in aderenza all’intradosso del solaio. Con i sistemi di sospensione (tipo Knauf D112) si possono realizzare ribassamenti da 15 cm a diversi metri (in funzione della tipologia di aggancio).

E’ importante ricordare che, in funzione della prestazione finale richiesta (acustica, antincendio…), si dovrà tenere conto di specifiche prove di laboratorio che riporteranno le caratteristiche di montaggio e quindi le distanze dai solai.

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Posso appendere carichi al controsoffitto in gesso rivestito?

È possibile appendere dei carichi al controsoffitto avendo rispettato gli interassi dell’orditura metallica ed utilizzando i tasselli adatti. Se i carichi non superano i 6 kg di peso, possono essere fissati al rivestimento per ogni luce di lastra. Un carico compreso tra i 6 ed i 10 kg dovrà essere fissato in corrispondenza dell’orditura di supporto del controsoffitto. Carichi superiori, che portano ad eccedere i limiti indicati dal metodi di dimensionamento, devono essere fissati secondo le indicazioni della casa costruttrice

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Come si comportano i controsoffitti all’azione sismica?

I controsoffitti Knauf hanno un ottimo comportamento antisismico, se realizzati con gli accessori idonei. Ideale è il Sistema a pendini rigidi fissati con coppiglio, ovvero il gancio Knauf Nonius, che in abbinamento con i profili portanti Knauf C 60/25, profili più rigidi e con maggior base d’appoggio per le lastre, sono stati certificati antisismici con prove condotte presso l’Istituto Giordano nel 2003

In generale possiamo affermare che i sistemi in gesso rivestito non solo sono idonei per essere utilizzati in strutture situate in zona sismica, ma senza dubbio sono fortemente consigliabili.

I vantaggi sono legati fondamentalmente a due ragioni:

- Il ridotto peso per metro quadrato ad esempio, delle partizioni (a paritò di spessore totale, un metro quadro di muratura tradizionale pesa circa tre volte un metro quadro di partizione in gesso rivestito), comporta una forte diminuzione delle forze inerziali di piano.

 

- L' elevata duttilità a rottura del sistema in se comporta una bassa probabilità di crollo istantaneo del sistema stesso, riducendo dunque il rischio di provocare danni a persone.                .

 

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Come posso dimensionare correttamente le orditure portanti, in funzione dell’altezza delle pareti?

Le pareti Knauf possono essere variamente dimensionate tenendo conto dei requisiti di altezza massima, sovraccarichi orizzontali, resistenza agli urti. Per dimensionare le orditure portanti si dovrà trovare nella tabella “Altezze massime di pareti” la quota massima della parete all’interno del riquadro tipologie di pareti (W111, W112, W113, W115 e W116). Le tabelle sono realizzate conformemente alle norme italiane vigenti ed alla DIN 18183. Nel caso non si trovi la quota desiderata si prenderà a riferimento quella successiva più alta. Da questo valore si leggono in tabella lo spessore dell’acciaio, l’interasse dei profili in mm (nella colonna a sinistra) e la sezione dell’anima del profilo. Per locali affollati, si deve tener conto del D.M.LL.PP. 16/01/1996 “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; i tecnici Knauf possono fornire in proposito verifiche statiche “ad hoc”.

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Quali altezze possono raggiungere le pareti in gesso rivestito?

Le pareti in gesso rivestito possono raggiungere altezze notevoli, anche oltre i 10 m, previo opportuno dimensionamento della struttura metallica (spessore dell’acciaio del profilo montante, sezione del profilo ed interasse tra profilo e profilo).

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Posso appendere carichi alla parete ( quadri, mensole, pensili, …)?

È possibile appendere quadri, mensole e pensili in quanto le pareti Knauf possono essere caricate fino a 40 kg per ogni metro lineare di parete. Per quanto riguarda i quadri e gli oggetti leggeri si possono utilizzare ganci e chiodini ordinari, che a seconda della loro tipologia possono portare 5, 10 e 15 kg. Per le mensole ed i pensili, la cui altezza deve essere almeno 30 cm, i fissaggi dovranno essere almeno due, distanziati di 75 cm. I tasselli idonei sono quelli ad espansione in plastica o metallo

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Qual è la resistenza agli urti di una parete in gesso rivestito?

Una parete in gesso rivestito tipo Knauf W112 (rivestimento con 2 lastre per lato) ha una resistenza agli urti resiste agli urti di un corpo molle con energie d’impatto di 25 kgm o da 100 kgm; le resistenze certificate, sono conformi alle norme per l’edilizia scolastica (D.M. 18/12/1975) e alla legge n. 23 (11/01/1996).

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Le pareti in gesso rivestito hanno un buon comportamento antisismico?

Le pareti in cartongesso hanno un ottimo comportamento antisismico in quanto realizzate su orditure metalliche che in caso di sisma sono in grado di deformarsi elasticamente e di riacquistare la forma originale. Inoltre, con i sistemi a secco si realizzano pareti di gran lunga più leggere (ca. 45 kg/mq) rispetto ai sistemi massivi tradizionali, caricando di meno le strutture portanti e realizzando sistemi più sicuri.

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